Autore: lemminkainen

Ci siamo.
Questa mattina abbiamo lasciato Green Island con un po’ di nostalgia, ma il tempo uggioso ci ha dato una mano!

Tirando le somme di questo lungo viaggio, è difficile indicare quali luoghi ci abbiano maggiormente segnanto: abbiamo cercato di riprodurre fedelmente ciò che abbiamo fatto e visto attraverso questo blog, per rendere tutti voi partecipi e portarvi un po’ con noi… ora diteci voi che cosa vi è piaciuto di più!

Ieri, malgrado il vento e la pioggia, non ho resistito e ho fatto un’ultimo giro di snorkelling. La scelta è stata ripagata: sono riuscito a fare diversi filmati subacquei, tra cui quello dell’inseguimento di una testuggine (probabilemente la stessa dell’altro giorno), che vi proponiamo qui sotto.

Continua a leggere A volte ritornano…

Siamo arrivati ieri pomeriggio su Green Island.

Il tempo non è dei migliori e varia in continuazione tra un sole molto intenso e le brevi ma intense piogge tropicali.

L’isola, un piccolo gioiello a 45 minuti di navigazione da Cairns, è occupata per un terzo dal resort (casette, negozi e ristorante) e per il resto dalla foresta pluviale.

Appena arrivati decidiamo di esplorare la zona: facciamo il giro completo dell’isola, sulla spiaggia, in poco più di un’ora, fermandoci ad osservare la miriade di semi sparsi sulla sabbia e i numerosi frammenti di corallo e conchiglie sulla battigia. Il vento è molto forte ma il mare è quasi piatto.

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La mattina del 22 giugno ci svegliamo a Sydney, all’undicesimo piano con vista sulla Baia (la sera prima abbiamo fatto un po’ di capricci per farci spostare ad un piano più alto di quello originariamente assegnatoci!).
Ci viene a prendere Eddy, la nostra guida per l’escursione sulle Blue Mountains, una catena di montagne che separa la costa est dell’Australia dal deserto centrale. L’epiteto blue deriva dal fatto che sono coperte da boschi di eucalyptus, i quali emettono nell’aria vapori ricchi di una sostanza balsamica che dona alle montagne un’aura di colore azzurrino.
A un’ora di distanza dalla città, ci addentriamo con il fuoristrada nel parco nazionale e ci fermiamo a fare colazione tra i canguri, quando il sole comincia a filtrare tra le chiome della fitta vegetazione e l’umidità notturna ad evaporare in sbuffi di nebbia surreali.

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