Sulle tracce degli Etruschi

Questa volta la tappa è Orvieto, l’antica Velzna, centro commerciale e culturale etrusco, distrutta dai Romani nel III secolo a.C. e successivamente risorta nella stessa posizione originale, sulla rupe di tufo da cui tutt’ora domina il territorio circostante.

Vabbé… la faccio corta, tanto per leggersi un po’ di storia basta andare su wikipedia, e passo a raccontare qualche  impressione personale.

Il tempo non è stato dei migliori e tuttavia non ci ha impedito di esplorare quasi tutti i vicoletti del centro storico, i musei, la città sotterranea e in extremis, approfittando di una pausa tra una pioggia e l’altra, di una passeggiata romantica nella necropoli etrusca del Crocifisso del Tufo.

Il diavolo e la meretriceChe cosa ci è rimasto di questo fine settimana? Beh, difficile far stare tutto in qualche riga… Ogni angolo, ogni stralcio, ogni oggetto,  ogni affresco, ogni marmo, ogni pezzo di roccia ha dietro una storia e di questo siamo andati a caccia. L’unico rammarico rimasto è il non aver potuto fotografare il favoloso ciclo di affreschi nella Cappella di San Brizio dentro al Duomo, opera appena incominciata dal Beato Angelico e completata da Luca Signorelli (qui sopra riportiamo un’immagine recuperata su Internet… vi ricorda qualcosa?).

Facciamo così… gustatevi le foto e se qualcosa vi incuriosisce, scrivete un commento e vi racconteremo la sua storia.

6 commenti su “Sulle tracce degli Etruschi”

  1. Siete sempre in giro??
    Beati voi!!Orvieto è davvero caratteristica.
    Una curiosità: i commenti sono scritti da Ale o Mata??

    Baci Baci Baci

    1. I buchi erano piccionaie (ogni casa patrizia aveva la sua piccionaia in cantina, per uso alimentare). L’acqua al fondo del pozzo di San Patrizio non so: sicuramente è in parte piovana, visto che ci piove dentro. 🙂

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